Non è mai troppo tardi
Grande delusione. Non mi aspettavo un capolavoro, ma un bel film sì, qualcosa da ricordare almeno. Le possibilità c'erano, a cominciare dal tema, dalla regìa (Rob Reiner) e dai protagonisti (Jack Nicholson e Morgan Freeman). Invece The Bucket List sembra un compito in classe delle elementari: titolo, svolgimento, conclusione. E basta. Due uomini di estrazione molto diversa, entrambi vicini alla fine, si incontrano in una stanza d'ospedale. Poi si scontrano brevemente, e infine decidono di mettere in pratica la "lista del capolinea" del titolo, tutte le cose che avrebbero voluto fare nella vita ma che non, ecc. Non mi sembra affatto male come punto di partenza; ma Reiner (sì, proprio l'autore del memorabile, insuperato Stand By Me, e di Harry ti presento Sally) dirige tutto come un telefilm, e la coppia Nicholson/Freeman recita di conseguenza (tra le loro peggiori interpretazioni di sempre, come se non credessero nei rispettivi ruoli, come se lavorassero solo per soldi). L'unico valore del film risiede nella riflessione che suscita a posteriori; ma quella è offscreen, a luci accese.
1 commento:
La ringrazio per Blog intiresny
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