Quattro minuti
Come ci si sentirebbe se qualcuno ci svegliasse dal sonno notturno facendo esplodere un colpo d'arma da fuoco nella nostra stanza? Penso di essermi avvicinato a questa sensazione un paio di sere fa, andando al cinema dopo una giornata qualunque e vedendo Quattro minuti: una fucilata, un film netto, sconvolgente e doloroso. Arriva dalla Germania Vier Minuten, diretto da Chris Kraus e interpretato da due magnetiche attrici, l'anziana Monica Bleibtreu e la giovanissima Hannah Herzsprung, che ci si augura poter rivedere anche in altri film - distribuiti anche in Italia, possibilmente.
La più grande meraviglia del film è le sceneggiatura: perfetta, un meccanismo impeccabile dal primo all'ultimo fotogramma, che trae risalto anche da un montaggio ottimo, preciso e serrato. Non lascia tregua allo spettatore Quattro Minuti, ma è tutt'altro che il semplice, per quanto straordinario, divertimento di una serata; il film ha molto da dire su cosa sia la libertà, la vera libertà: su come non si sappia viverla quando si crede di averla, così come non è essenziale vivere fuori da una cella per essere davvero liberi.
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