Una scomoda verità
Basta leggere su Wikipedia la biografia di Al Gore per capire che la sua statura è almeno doppia di quella dell'attuale presidente degli Stati Uniti d'America, se non altro per le sue esperienze passate. An Inconvenient Truth (titolo originale del film) è stato girato l'anno scorso da Davis Guggenheim su misura per l'ex vicepresidente USA, e ha vinto l'Oscar 2007 come miglior documentario. Premio dovuto unicamente alle - sacrosante - istanze ambientaliste dell'operazione: Guggenheim non è Michael Moore, nemmeno lontanamente, e il suo film è più vicino alla pubblicità elettorale che al cinema; ma Gore è un divulgatore preparato, sa bene quello che dice e non fa l'imbonitore, preferisce mettere davanti al suo uditorio soltanto i fatti e le potenziali (o meglio attuali) conseguenze. Meno buone sono le parti più prettamente biografiche del film: nonostante la storia personale di Gore sia piuttosto interessante, anche dal punto di vista cinematografico, il nostro Al compare un po' troppo spesso in compagnia di personal computer della Apple, per la quale lavora dal 2003, e assume talvolta pose da eroico difensore del Bene e del Giusto; ha però il grande dono di non essere spocchioso, almeno sullo schermo, e questo gli va riconosciuto. Il film va visto, non c'è dubbio: sarà pure uno spot ma in fondo vende un buon prodotto, la salute del Pianeta.
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