sabato 31 marzo 2007

Saturno Contro

E anche Ozpetek si è bevuto il cervello. Già La finestra di fronte mostrava segni di cedimento, ma la presenza abbagliante di Massimo Girotti faceva dimenticare i problemi. Invece Cuore Sacro era già altamente intollerabile, ma non certo quanto questo Saturno Contro, una pessima fiction televisiva venduta a tradimento sul grande schermo. Attori fuori fase, anche Favino e Accorsi, per non parlare della scelta di Ambra Angiolini nel ruolo della tossicodipendente (credibilissima, come no); copione pieno di falle e vicoli ciechi; fotografia e scenografia televisive, appunto; c'è perfino il product placement delle Poste Italiane. Insomma, un film che non esiste.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Film carino interessante anche se sembrava un pò il seguito di Le fate ignoranti;sia per la storia sia per la presenza di molti attori presenti nel primo film che ha dato successo al regista.
Il suo stile è abbastanza classico,comunque sempre ben fatto,molto umano che fa riflettere sui problemi sociali e familiari,non banale anche se semlice,e soprattutto cosa che personalmente mi infastidisce molto in un film,non volgare se non quel minimo per rendere l'idea quindi non gratuita.
ottimi come al solito Accorsi,la Bui(anche se non mi sta simpaticissima la reputo un ottima attrice,grandioso e sorprendente per la sua poliedricità Favino,vorrei segnalare al pubblico Timi,mediocre Ambra,buoni tutti gli altri.
Film che fa anche riflettere,magari da guardare non solo con gli amici ma con quei familiari,o gruppi di appartenenza che hanno certi pregiudizzi;in alcuni momenti è un pò statico,avrei alleggerito,ma non sdrammatizzato,se dovessi dare un voto mah...6,5+

Anonimo ha detto...

Bravissimo Demiez, sei riuscito anche tu a cogliere il nocciolo della questione...ma, del resto, e scusami se mi sbaglio, non pare anche a te che in Italia si tenda a considerare "fenomeno" anche l'artista alla sua opera prima? Un'artista non è tale quando lascia dietro di sè tante prove indimenticabili?
Conclusione: condivido in toto il tuo post, compresa la tua esternazione su Accorsi, la cui interpretazione migliore rimane quella del bolognese piacione del Maxibon (ti ricordi la frase "your bocc is bell com un tocc de straciatéll"?)...meglio il nostro Acco dei Tabacco no?
Ciao brother!

Damiano Bassi ha detto...

Sì Tonga, credo anch'io che da noi ci sia la sindrome del "fenomeno": è successo con Ozpetek, ma anche con Muccino per fare un altro nome. Questa gente ha dato un paio di discrete prove iniziali e poi si è pesantemente involuta, ma la critica de noaltri ha continuato a considerare grandi questi registi che grandi non sono per nulla, come se fossero l'unica salvezza del cinema italiano; quando tutti sanno benissimo che ci sono in giro giovani cineasti ben più dotati dei due suddetti, ma che hanno un grave problema: non sono simpatici ai produttori perché vogliono parlare dell'Italia vera, quella che non si vede in TV, nei reality e al telegiornale. Mi fermo prima di tracimare, e ti saluto col motto: abbasso il Maxibon, viva i Tabacco! A presto bro!