sabato 25 agosto 2007

Sicko

Ritorna la bella stagione al cinema, inaugurata in Italia dal nuovo documentario del grande/grosso Michael Moore. Come molti già sapranno, Sicko si "occupa" del sistema sanitario statunitense e, come già sapranno gli estimatori di Moore, il risultato è come sempre un film a metà fra il comico e l'horror. La forza del cinema di Moore sta senz'altro nell'originalità dell'approccio, che non teme di mescolare - a volte troppo grossolanamente - il patetico, il tragico e il ridicolo; ma a questa forza fa da contraltare una debolezza, per così dire, di sguardo: intendendo per debolezza una certa chiusura mentale e una certa autoreferenzialità che portano Moore, per così dire, ad accontentarsi della propria visione del mondo. E' chiaro che Sicko è un film di denuncia, non di esplorazione: e pertanto presuppone prima di tutto una tesi da dimostrare, poi il raccogliere indizi che possano dare credito a questa tesi; ma anche se c'è una visione ben chiara all'autore, quest'ultimo non dovrebbe mai avere la tentazione di piegare la realtà alle proprie esigenze, dovrebbe semmai verificare se e quanto la propria opinione e lo stato delle cose siano adiacenti. Il sottoscritto, si badi bene, non esprime opinioni in merito ai contenuti, non avendone le capacità: può darsi benissimo, in altre parole, che il sistema sanitario americano faccia accapponare la pelle, che l'America sia diventata un Paese che butta via i propri cittadini quando questi non hanno abbastanza soldi per curarsi, o che il profitto sia diventato l'anima stessa degli USA; così come in Canada, Inghilterra, Francia o a Cuba il sistema sanitario pubblico potrebbe essere paradisiaco; io queste cose non le so, non ho esperienze in merito e non posso giudicare. Ma da come si muove il film, mi sembra che Moore abbia raccolto un bel po' di tessere da mosaico, ognuna con una faccia colorata e l'altra faccia nera: al momento di fare la sua composizione, l'autore piazza tutte le tessere americane con la faccia nera rivolta verso lo spettatore, e fa il contrario con quelle degli altri Stati. Possibile che la realtà abbia solo due facce? Per il vecchio Mike sembra proprio così, e lui ha deciso da un bel pezzo quale faccia mostrare.
P.S. Mentre iniziavo a scrivere questo post, sul TG1 è passato un bel servizietto di un altro grosso video-opinionista, l'ineffabile Vincenzo Mollica: guarda caso, si parlava della presentazione di Sicko ieri sera a Roma (presente la ministra della sanità Turco Livia). Per l'occasione, Mike Moore era accompagnato da una guru della satira italiana: Sabina Guzzanti. Moore l'ha definita "una sorella" dal punto di vista artistico, elogiando il suo Viva Zapatero; dopodiché la stessa Guzzanti non ha esitato a fare una bella sbrodolata sul compagno di lotta americano, decantandone tra l'altro le innovazioni sul piano linguistico (?)... Spero che questa non sia la prima volta in cui mi faccio influenzare da un servizio di Mollica.

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