mercoledì 21 novembre 2007

Meduse

Piccolo prezioso film proveniente da Israele, Meduzot (regia di Etgar Keret e Shira Geffen) arriva in Italia grazie alla distribuzione della Sacher di Nanni Moretti; ed è una delizia. Vite che si sfiorano appena sullo sfondo di una Tel-Aviv trasognata e sospesa, sconfinamenti senza soluzione di continuità nel sogno, nel ricordo e nella fantasia: vero, bellissimo realismo magico. Purtroppo non conosco quasi per nulla la cultura ebraica, e perdo così buona parte dei segni e rispettivi significati che costellano il film; ma l'opera è assai densa e complessa, nonostante la sua apparente levità, con una ingente stratificazione semantica. Non c'è molto da aggiungere: si tratta di un lavoro geniale, perfettamente scritto, diretto e interpretato, al centro del quale stanno la memoria, la ricerca di sè attraverso il ricordo e il desiderio di amare ed essere amati, contro ogni avversità. Imperdibile.

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